Il forno a microonde continua ad essere molto utilizzato. A spingerne la diffusione è la notevole riduzione dei tempi di cottura dei cibi, particolarmente utile per chi deve consumare un pasto e poi magari uscire di nuovo da casa per recarsi al lavoro.
Se molte delle voci che girano al suo riguardo sono in pratica vere e proprie leggende metropolitane, a partire dagli effetti cancerogeni delle onde, occorre però ricordare che in effetti questo modo di cottura può avere delle conseguenze sui cibi sottoposti al trattamento, come avviene per ogni processo di questo tipo. Andiamo a vedere più nel dettaglio cosa accade alle loro proprietà nutritive.

Proprietà nutritive dei cibi: mutano con il microonde?

L’utilizzazione del forno a microonde comporta che i cibi utilizzati siano sottoposti a stress termici meno elevati rispetto alla cottura tradizionale. In conseguenza di ciò vengono ad essere preservate maggiormente le loro proprietà nutritive. Si verifica infatti una minor denaturazione delle proteine e la conservazione di un maggior contenuto di vitamine. Proprio per questo motivo il forno a microonde è consigliato alla stregua di un ottimo aiuto per cucinare le verdure e il pesce al vapore.
Quando però si opta per questa cottura occorre prestare notevole attenzione, in quanto tende a disidratare molto e, per poter ottenere un buon risultato, si rende indispensabile l’utilizzazione di contenitori chiusi ai quali è delegato il compito di permettere agli alimenti di rimanere a contatto diretto con l’umidità da essi sprigionata.

Forno a microonde: conviene realmente?

Come abbiamo visto, quindi, per quanto concerne le proprietà nutritive il forno a microonde può rappresentare un passo in avanti rispetto alla cottura tradizionale.
Altro vantaggio da tenere in considerazione è quello che ne deriva in sede di scongelamento: quando lo si fa all’aria aperta il cibo può rappresentare un substrato fertile per i microorganismi, che tendono a proliferare quanto più l’alimento rimane in questo stato. Se in genere si tratta di microorganismi innocui per l’uomo, che verranno eliminati nel corso della fase di cottura, scongelare nel microonde significa poter contare su un cibo con una carica batterica già ridotta in partenza.
Il discorso, come si può facilmente comprendere è molto complesso. Chi intenda saperne di più, magari in vista di un prossimo acquisto, può senz’altro rivolgersi a guidafornoamicroonde.it, un sito espressamente dedicato al tema, ove la materia viene affrontata in maniera chiara e completa, con l’intento di spingere il consumatore ad effettuare una scelta consapevole e in grado di rivelarsi un vero investimento.